
DANTE E IL (SUO) FUTURO — parte 2

VADO A SCUOLA, UN FILM PER RITROVARE LA STRADA
IL DONO DELLA SPERANZA, LA SPERANZA DEL DONO

La Piccioletta Barca è un banco di prova per tutti!
I nostri ragazzi, ancora in crescita nel loro percorso personale di acquisizione della propria consapevolezza, devono quasi fare un atto di fede per credere che la cultura sia la loro porta magica per diventare adulti, e io stessa mi ritrovo a confrontarmi ogni giorno con piccole sfide quotidiane, indispensabili se ci si vuole seriamente occupare di ragazzi. Mi riferisco alla mia piuttosto accentuata ritrosia a parlare in pubblico.
Eppure, quest’anno è toccato a me aprire la serata dedicata ai 100 x Cento Amici della Piccioletta Barca lo scorso 18 maggio. L’occasione mi è stata propizia per riflettere su cosa mi stia insegnando il lavoro accanto ai soci e ai ragazzi e per provare a comunicarlo a chi mi e ci conosce e a chi, invece, si affaccia per la prima volta alla porticina di via Valle Antigorio 10.
L’iniziale incontrollato tremolio della voce, che poi ho saputo aver suscitato molto pathos per mia fortuna, si è gradualmente placato quando, con orgoglio e affetto, ho iniziato a nominare uno per uno alcuni dei nostri giovani soci, rappresentanti delle varie classi del nostro Centro di cultura, che si sono prestati, divertendosi molto, a rispondere alle numerose domande degli amici spettatori.
Quella sera, il bellissimo salone che tutti i giorni pullula di bambini, di ragazzi, di insegnanti, di volontari e di cultura è diventato luogo di reciproco scambio e condivisione tra piccoli soci e generosi sostenitori che hanno creduto nel potere dell’unico strumento, a nostra disposizione, per rendere i bambini di oggi degli adulti consapevoli domani: la cultura!
Insieme ai miei sei soci, ci eravamo proposti di chiedere a 100 amici il sostegno di 100 euro annuali (50 centesimi per ognuno dei duecento giorni dell’anno scolastico), contattando ognuno le persone più care e raccontando loro la passione che mettiamo nel portare avanti il nostro progetto che si chiama “Piccioletta Barca”. Oltre settanta amici si sono lasciati coinvolgere durante la campagna e di questo non possiamo che essere immensamente grati.
Per mia fortuna, non perdo mai una lezione di Accademia, e la mia riflessione sul significato del DONO, che avevo pensato come cuore del mio discorso di ringraziamento verso i nostri amici sostenitori, ha trovato le giuste parole grazie al totale affidamento a un grande protagonista della mitologia greca, presentato quest’anno ai ragazzi nel percorso di Accademia dedicato al FUTURO: Prometeo, accostato tramite l’omonima tragedia di Eschilo e Le opere e i giorni di Esiodo.
La Piccioletta Barca è un luogo in cui la generosità dei donatori si manifesta in molte forme: donazione di tempo, di conoscenza e anche di risorse finanziarie. Sostenere il nostro centro di cultura non è affatto immediato e scontato. Bisogna nutrire una passione per qualcosa che materialmente non serve, secondo il significato agostiniano di uti, ma che riempie il cuore ed eleva l’anima. Bisogna essere appassionati di cultura, di futuro e del bene che si può fare insieme per renderlo migliore.
Il dono rappresenta la virtù suprema dell’uomo, come testimonia la mitologia di Prometeo.
Nel mito di Prometeo l’uomo, a differenza degli animali, veniva raffigurato come un essere fragile, privo di zanne, di pelliccia e di corazza: il pover’uomo difficilmente ce l’avrebbe fatta a sopravvivere in queste condizioni. Ma Prometeo, con astuzia, rubò il fuoco agli dei e lo donò all’umanità, offrendo agli uomini una grande ricchezza che avrebbe illuminato le loro vite, fornendo calore, luce e la possibilità di cucinare il cibo. Il fuoco simboleggiava la conoscenza e la civiltà, grazie alle quali gli uomini poterono progredire e migliorare la loro condizione.
Tuttavia, questa generosità non fu vista di buon occhio da Zeus, il re degli dei, che decise di punire Prometeo per il suo atto di ribellione. Condannò il titano a un’eterna sofferenza, legandolo a una roccia e inviando un avvoltoio a. mangiargli il fegato, che si ricomponeva ogni notte per essere nuovamente divorato il giorno successivo. Prometeo doveva scontare la sua colpa per l’eternità.
Ma la vendetta di Zeus non si fermò qui. Decise di punire anche l’umanità, che aveva beneficiato del dono di Prometeo. Zeus inviò Pandora sulla terra, una donna di straordinaria bellezza e grazia, creata dagli dei stessi. Epimeteo, fratello di Prometeo, se ne innamorò immediatamente e la prese in moglie.
Pandora portava con sé un grande vaso, che Zeus aveva colmato di mali e sofferenze. Essendo curiosa di natura, Pandora non riuscì a resistere alla tentazione di aprire il vaso e, in un momento di distrazione, lo fece. Tutti i mali, come la malattia, la guerra, la discordia e la tristezza, si diffusero all’improvviso nel mondo, tormentando l’umanità.
Tuttavia, in fondo al vaso rimase ancora il dono infinito della “speranza”, l’unico che renda ragione alla fatica dell’uomo.
Ogni volta che qualcuno decide di donare alla Piccioletta Barca, sia che si tratti di una piccola somma o di un contributo più sostanziale, ci offre molto più di un semplice aiuto finanziario. Ci dona la speranza che il nostro impegno e la nostra fatica nel realizzare la nostra opera non siano vani. È un segnale che ci dice che stiamo facendo qualcosa di importante, che la nostra visione di promuovere la cultura e offrire opportunità ai bambini sta avendo un impatto positivo nella comunità.
Il dono che abbiamo ricevuto durante la nostra campagna 100 x Cento amici è divenuto anche un punto di partenza solido per noi. Grazie alle generose donazioni, abbiamo raccolto una somma significativa che ci ha permesso di pianificare, di realizzare, insomma di andare in porto con i nostri progetti.
Che questa amicizia non solo non abbia mai fine ma, di anno in anno, sia sempre più generativa!