
TONNELLATE DI BENE

OGNI ‘MPIDIMENTU È GIUVAMENTU
ENERGIA DELL’ENERGIA

Quando, dopo una lunghissima, delicata e sofferta gestazione, abbiamo scelto come regina della nuova Accademia la parola energia; quando abbiamo impostato il percorso di letture, consapevoli che, come sempre durante l’anno, devierà innumerevoli volte dalla strada maestra, inseguendo suggestioni di grandi e piccoli; quando abbiamo immaginato il primo emozionante incontro, quello in cui si svela la parola e chiediamo ai ragazzi di pronunciare ad alta voce tutti i vocaboli che quella parola porta alla loro mente; ebbene, quando, nei solinghi e caldi mesi estivi, avveniva tutto questo, eravamo certi che le prime parole emerse, come sempre accade ai ragazzi intimiditi e arrugginiti dalla lunga separazione, sarebbero state le più ovvie e semplici. Energia uguale elettricità, sole, vento, magari acqua, carbone, petrolio, magari fuoco: piano piano avremmo spostato noi i ragazzi dal materiale allo spirituale, dal corpo all’anima: questa era l’idea. Immaginate la nostra espressione, quando Lora, piccola filosofa al suo secondo anno di Accademia, pronunciandosi per prima, ha detto: differenza. E Elena, nuova e scettica ragazza in prova, per seconda: felicità. E Lorenzo, che la sa lunga: vita. Perché i ragazzi sono contenitori di meraviglie, sempre pronti a spiazzare chi li dà per scontati. Soltanto il sole ha un’energia pari a quella dei ragazzi!
Come mai differenza? Abbiamo chiesto orgogliosamente impacciati. Perché se c’è energia le cose cambiano da un prima a un dopo. E perché felicità? Perché si è felici quando ci si sente pieni di energia. E vita? Perché principio della vita è l’energia.
Perché energia dunque? Perché è una parola potente, ma logorata dall’uso e dall’abuso che se ne fa in questo nostro tempo di perenne emergenza: climatica, politica, sociale, educativa. Perché è una parola accostabile da tutti i lati, duttile e malleabile, custode di un universo di sensi, materiale e immateriale insieme. Di lei ci affascina quella dimensione interna, interiore che le deriva dalla sua etimologia e che ne fa davvero, come ha detto Lorenzo, la risorsa prima di ogni vita. Ἐνέργεια è vocabolo formato dalla parola ἐργον che significa atto, azione, opera, lavoro e dalla preposizione ἐν che, unendosi esclusivamente al caso dativo, esprime un complemento di stato in luogo, uguale al latino e all’italiano in. Energia, dunque, è qualcosa che sta all’interno, tanto potente quanto invisibile, tanto determinante quanto inafferrabile.
È interessante vedere come, nei vocabolari di greco di uso comune, le citazioni esemplificanti i suoi significati di attività, forza, atto, vigore derivino dall’eclettica opera di Aristotele: Etica Nicomachea, Metafisica, Retorica, oppure dall’opera medica di Galeno nel significato di funzione fisiologica o azione di medicine e, inoltre, dal Nuovo Testamento come forza soprannaturale. Pressoché estranea alla lingua latina, nel nostro italiano, secondo la definizione che ne dà il Vocabolario Treccani, la parola ‘energia’ esprime “la capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come energia in atto, cioè operante nel processo in cui si produce un lavoro, sia come energia potenziale, suscettibile di tradursi in atto attraverso opportune, varie trasformazioni”. Consultando la rete, ancora, si trova subito una stentorea distinzione fra cinque tipi di energia: meccanica, somma di energia potenziale e energia cinetica, energia chimica, elettromagnetica, gravitazionale, termica, nucleare. E, ancora, si parla di rinnovabili, di decreti, di fonti, di consumi… Chissà quante pagine virtuali bisognerebbe sfogliare per trovare, ammesso che si potesse trovare, il legame fra energia e felicità.
Come a dire che i ragazzi, nonostante gli auspici dei tecnici e il pessimismo degli umanisti, sono impregnati di pensiero e di classicità!
Una prima riflessione importante: protagonista assoluta dei dibattiti contemporanei è la straordinaria, amata, denigrata, temuta, sospettata IA, Intelligenza Artificiale. Il suo frutto è dato dalla capacità straordinaria di mettere cose insieme, un’elaborazione rapidissima e accurata di dati già esistenti e noti a qualcuno, ordinati in modo perfetto: l’IA, per esempio, combinerebbe senza indugio energia con elettricità, con sole o movimento, ma non metterebbe mai insieme energia e felicità; combinerebbe certamente Iliade con ‘guerra’ e ‘armi’, ma non lo farebbe mai con ‘tenerezza’, quella di Ettore che saluta il piccolo Astinatte prima di andare a morire: solo gli uomini sono capaci di tanto. La cultura va avanti quando nascono associazioni che nessuno ha pensato prima.
Questo è il valore della nostra piccola Accademia: creare legami di pensiero nuovi e originali, allenare la mente dei ragazzi a volare lontano dall’ovvio, dal prevedibile, dalla chiacchiera dei dibattiti tv.
In questo primo incontro, diamo con gioia parola a Virginia, giovane studentessa di fisica, da sempre volontaria in Piccioletta barca. È lei che prova a spiegare ai ragazzi il concetto della sua energia preferita, quella potenziale che, effettivamente, possiede grande fascino. L’energia potenziale, dice, è come un grande magazzino di cui sono dotati tutti i corpi, presi singolarmente o uniti in un sistema, soggetti alla forza di gravità. Questa energia meravigliosa che c’è, c’è sempre, anche quando non se ne ha consapevolezza, si sprigiona dai corpi, si trasforma, dà vita e non si esaurisce: l’energia iniziale è uguale a quella finale, ha solo cambiato nome o caratteristiche, è diventata cinetica o termica ma è sempre lei! Per spiegare il concetto, Virginia ricorre a un esempio che ha felicemente a che fare con la sua presenza in Pb: questa energia potenziale è nascosta anche nel tessuto di una città, la nostra città ne possiede moltissima: bisogna solo interpellarla nel modo giusto. Lo farà una nuova iniziativa chiamata La Tappa: in modo estemporaneo, giovani amici universitari inviteranno i ragazzi della Pb alla scoperta del potenziale di questa loro bella città, in uscite gioiose: un aperitivo in centro, una biciclettata lungo il Naviglio, una mostra, una pattinata sul ghiaccio, un cinema. L’energia potenziale di Milano, unita all’energia potenziale dei ragazzi, diventerà felicità, differenza, vita, e anche amicizia e tenerezza, conoscenza e libertà: energie bellissime che arricchiranno i ragazzi singoli, ma anche il “sistema dei ragazzi” e persino la stessa Milano!
Un affondo viene proposto anche riguardo all’energia cinetica la cui formula è Ec = ½ mv², dove m è la massa del corpo, cioè lo spazio che occupa, e v² il quadrato della velocità con cui tale massa si muove.
Anche in questo caso, l’esempio fa bene ai ragazzi! Con un pizzico di conoscenza matematica, si capisce che, nella formula, mentre la massa produce un incremento lineare, l’aumento della velocità è esponenziale. Un bullo di massa imponente ma pigro ha molta meno energia di un ragazzino piccolo ma lanciato nelle sue giornate da una grande passione!
Scrutando, esplorando, interrogando il vasto mare della cultura, ci occuperemo dell’energia della natura, dell’energia del singolo, di un piccolo gruppo e della massa e li vedremo soggetti e artefici di energia fisica, intellettuale, morale, affettiva, immaginifica.
La sede della Piccioletta barca, fin dal primo incontro di Accademia del nuovo anno, si è riempita e ha sprigionato in men che non si dica la bellissima energia dell’energia. I vocaboli che hanno circondato la parola signora dell’anno sono interessanti e custodi di potenziali straordinari: da felicità a fantasia, da personalità a ambizione, da tempo a novità, da lavoro a sport, da differenza a limite… inizia così la nuova avventura dell’Accademia, che trasformerà in cultura l’energia pulita che già abita in potenza la mente e il cuore dei nostri ragazzi.