
DI FRONTE ALLA LEGGE

DI FRONTE ALLA LEGGE — parte 2
SONO UN MARINAIO IN VIAGGIO CON CRISTOFORO COLOMBO

Era il 3 Agosto 1492 quando ci imbarcammo sulla Santa Maria, una delle tre navi di Cristoforo Colombo. Io un semplice marinaio, avevo sempre sognato di esplorare nuovi mondi. La mia avventura stava per cominciare.
Durante la partenza l’atmosfera era carica di eccitazione e ansia. I marinai si affaccendavano preparando i rifornimenti e controllando le vele.
Il comandante Colombo con il suo carisma e la sua determinazione, ispirava tutti noi.
Raccontava di terre lontane e ricchezze inimmaginabili. Durante il viaggio, affrontammo tempeste furiose che mettevano a dura prova il nostro coraggio ma la forza della nostra ciurma ci univa.
Di notte, quando il mare si calmava, guardavamo le stelle. Erano la nostra guida, e ogni marinaio sperava di avere nuove terre.
Dopo giorni di navigazione, il 12 ottobre 1492 avvenne l’impossibile: avvistammo terra!
Il nostro cuore batteva forte mentre ci avvicinavamo a quella terra che ci avrebbe cambiato il mondo.
Sbarcammo e fummo accolti da un paesaggio mozzafiato. Gli abitanti ignari delle nostre intenzioni, ci guardavano con curiosità.
Ricordo ancora il momento in cui incontrai un indigeno, non parlavamo la stessa lingua ma, sorrisi e gesti erano sufficienti per comunicare.
La vita da marinaio accanto a Cristoforo Colombo è stata un’esperienza indimenticabile. Abbiamo aperto la strada ad un’era di esplorazioni e scoperte.
Ogni giorno era un’avventura, ed il mare con tutte le sue insidie e meraviglie, rimarrà per sempre nel mio cuore. (Samuele, 2 media)
Buongiorno, mi chiamo Lorenzo e sono un marinaio che segue Colombo in tutti i suoi viaggi! Ho la fortuna di essere anche un grande amico di Colombo e insieme siamo andati in America. Quella volta c’è stato un discreto problema, perché pensavamo che fossero le Indie le terre raggiunte e non un nuovo posto.
Quando siamo tornati dopo il primo viaggio, alcuni colleghi marinai ed esploratori ci hanno detto che in India non c’è niente di simile a tutto quello che abbiamo riportato e raccontato. Colombo e io abbiamo trovato questo bel pappagallino che sta sempre sulla mia spalla e che abbiamo chiamato Colorino proprio perché è piccolo è tutto colorato. Nessuno aveva mai visto nulla di simile e tutti vengono a trovarmi per poter vedere. Quando siamo sbarcati, c’era un sacco di cibo nuovo pronto a deliziarci: squisite pietanze fra cui una cosa che abbiamo chiamato patata e poi un animale che sembra un gallo ma è più grande e si chiamerà tacchino e poi dei frutti o verdure, non so, rossi e polposi che chiameremo pomodori!
Oggi Colombo e io siamo ancora in contatto, ma il mese scorso per colpa di una tempesta, è morto un suo caro amico, morto affogato si intende, e questo lo ha reso molto triste e meno brillante del solito.
Ora è buio ed è il momento di dormire, sennò non posso fare altre scoperte domani. «Ciao caro Colombo sei pronto? Partiamo, ma fa attenzione a come comanderai la barca.» (Lorenzo, 2 media)